Il ventaglio è uno degli accessori femminili meno usati, di questi tempi. Perché?
Forse perché siamo circondati da ventilatori, condizionatori, in casa, in auto, negli uffici, nei supermercati, nelle farmacie ? Penso di sì. Nelle farmacie il ventilatore fa marketing, secondo me. Tra l’altro è un oggetto in più da tenere in mano, con il cellulare, la borsa, i sacchetti della spesa, e aggiungete voi il resto. Ma un tempo non era così. Un tempo il ventaglio era una piccola opera d’arte, da esibire ma anche da usare. Poteva essere di carta e legno, di seta e avorio, con pitture e ricami, con pizzi e merletti, e anche piume. Serviva a rinfrescare ma nel ‘700 diventa anche uno strumento di comunicazione di stati d’animo, di richieste, di assensi e rifiuti e nell’800 in più, anche di propaganda politica.
Oltre al ventaglio classico, si costruivano anche ventole e banderuole; di forma ovale o quadrata spesso di carta e quindi accessibili anche alle donne meno abbienti.
Oggi quelli antichi vengono incorniciati (come ho fatto io con i miei) ma quelli moderni, altrettanti graziosi meriterebbero di tornare a far parte del corredo della borsa di una signora o signorina. Voi cosa ne pensate?