Solitamente parliamo di film divertenti e magari, anche comici. Poi ci sono i libri. I libri che fanno sorridere e anche ridere hanno il vantaggio dell’età, perché esistevano ben prima dell’invenzione del cinema. La risata che scaturisce da un libro è solitaria; da un film può anche essere di gruppo. Le fattezze dei personaggi di un libro, uno qualsiasi, sono il frutto della fantasia di chi sta leggendo, non di chi ha letto prima, e non di chi leggerà dopo quello stesso libro. E se si tratta di un romanzo umoristico, probabilmente i personaggi avranno, nella nostra immaginazione, volti ilari o buffi. Senz’altro espressioni allegre. Mi viene in mente Jerome Clapp, che poi diventò Jerome Clapp Jerome e poi ancora Jerome Klapka Jerome.
E mi viene in mente il suo romanzo più famoso: “Tre uomini in barca (per tacer del cane!)”. Per la verità, anche i romanzi successivi consolidarono il suo successo ma questo, e la continuazione “Tre uomini a zonzo”, sono quelli che già a dire il titolo, si sorride. Infatti, è quello che sto facendo…
La prima cosa divertente è che era nato come vademecum turistico, per gite lungo il Tamigi, ma le avventure di questi tre uomini e del cane Motmorency, strappavano talmente tante risate (pur mantenendo una descrizione fedele della parte storico-geografica), che alla fine vendette 1 milione di copie più per le battute divertenti, che per le notizie turistiche. Non ci sono scuse per non leggerlo, quindi facciamolo.
Lasciamo Albione e torniamo in Patria. Chi mi ha fatto ridere fra gli italiani? Ma lui, Giovannino Guareschi!
Avete presente la saga “Mondo piccolo” (in tv Don Camillo e Peppone)? E “Il destino si chiama Clotilde”? Questo è in assoluto il mio preferito e, se non lo avete ancora letto, rimediate perché è divertentissimo. E comunque la lista è lunga.
E’ un romanzo che si burla di quelli pubblicati nell’800; storie d’amore, colpi di scena, malintesi divertenti, svolgimenti incredibili, battute commoventi ma anche spiritose, come spiritosi sono i nomi dei personaggi e delle loro storie personali.
Non vi dirò oltre: leggete e godete! E se non ne avrete abbastanza, cercate i romanzi di Pierre Daninos, scrittore e umorista francese. Anche questo, come gli altri che ho citato, me lo ha fatto scoprire mio padre. E ovviamente mi è piaciuto.
Infine, ogni scusa è buona per leggere, come per mangiare.