Uno dei romanzi più belli che abbia mai letto; scritto da Guy de Maupassant e pubblicato nel 1887. Per quanto mi riguarda fu il secondo che lessi in lingua originale, cioè in francese, dopo “Il docteur Pascal”, di cui ho scritto qualche settimana fa. Ricordate?
Questi 2, fra l’altro, erano fra i 5 romanzi che avrei dovuto portare all’orale dell’esame di francese, quando frequentavo l’università, che non finì mai.
La storia si svolge a Le Havre (dove credo che Maupassant frequentò il liceo) ed è il racconto di una famiglia come tante. Padre, madre e due figli: Pierre e Jean. Pierre è il primogenito, è un medico e ha una personalità molto interessante. E’ dotato di una intelligenza vivace ma essendo anche molto irrequieto, finisce per collezionare esperienze di vita fallimentari, di cui si cura poco dal momento che vive con i genitori, e quindi in una atmosfera ammorbidita e protetta. Nutre un attaccamento profondo per la madre. Jean, il secondo, ha una individualità si potrebbe dire, opposta al fratello. E’ docile, senza troppi slanci, non ha particolari velleità, e dà l’impressione di essere facilmente influenzabile. Anche lui vive con i genitori, fa l’avvocato e corteggia una giovane vedova, amica di famiglia.
Il padre, un gioielliere in pensione che si dedica alla pesca e a tutto ciò che riguarda il mare; Maupassant lo disegna come un uomo arido, incapace di slanci affettivi e da gioielliere, interessato solo agli affari. La madre dei ragazzi, è una donna che subisce le convenzioni sociali, si è sposata molto giovane e ha in qualche modo anestetizzato la propria esistenza, se si esclude l’amore per i figli. Obbedisce al cliché del suo tempo e vive di un bel ricordo.
Fin qui niente di eclatante, ma un evento felice, che arriverà a metà del romanzo (forse prima), sconvolgerà le vite dei 4 e niente sarà più come prima.
Pierre sarà il personaggio più colpito da questo evento e da ciò che esso comporterà. La sua sensibilità, la sua capacità di osservazione del genere umano, non gli consentiranno di continuare a vivere, fingendo che sia tutto come sempre.
E sarà in quel momento che la sua vita prenderà una piega inaspettata e definitiva, lontano dalla sua famiglia, per mare.
A dispetto della prevedibilità di giornate familiari sempre uguali a se stesse, questo romanzo è capace di suscitare belle emozioni, che non posso e non voglio svelare, in quanto uniche per ciascun lettore, e quindi mi fermerò qui. Buona lettura e al prossimo libro.