Quando uscì questo film avevo 4 anni. Troppo piccola sia per Paul Newman che per Robert Redford, i quali per la delusione sposarono altre donne. Anche ora sono piccola, ma solo di statura.
Non mi viene in mente un altro film, in cui i protagonisti siano una bella sfida per lo spettatore: belli e bravi. Con vite brillanti ma anche drammi familiari molto difficili da sopportare, due fra gli attori che hanno fatto veramente la storia del cinema americano.
È un film che ho sempre visto male e questo articolo lo considero un azzardo, ma provo lo stesso a scriverci su qualcosa. La prima cosa è che fa parte della famosa lista dei 100 migliori film americani, secondo l’American Film Institute. Ha cambiato posizione ma c’è sempre.
Intanto, il film è biografico perché Butch Cassidy e Sundance Kid non sono solo i nomi dei personaggi; sono pseudonimi di ladri professionisti vissuti in America nella seconda metà del 1800. Facevano parte del “Mucchio selvaggio” banda di ladri, specializzata in assalti a banche e treni.
La trama. I due “colleghi” e amici, sono anche esperti tiratori, specie Sundance (Robert Redford). E siccome sono sempre in cerca di nuove zone da esplorare decidono di trasferirsi dal West in Bolivia. Prima di partire, convincono la loro amica Etta (Katharine Ross) a unirsi a loro. Katharine Ross, bellissima ai tempi del film, e anche oggi. Etta Place, è una insegnante da sempre innamorata di Sundance che spesso li ospita, o nasconde, dopo una rapina. L’arrivo in Bolivia segnerà l’inizio della parte più movimentata del film e ovviamente vi toccherà guardarlo per sapere di cosa si tratta. Io non ve lo dico.
Questo film ha collezionato un certo numero di premi fra Oscar, BAFTA, Golden Globe, e altri concorsi. Oscar anche alla musica per Burt Bacharach e Hal David (e mi sarei meravigliata del contrario).
Bene, se lo avete visto e volete aggiungere qualcosa che ho tralasciato, la sezione commenti vi aspetta. Se non l’avete visto, rimediate. Ciao