Quando uscì avevo 2 anni. L’ho visto che forse ne avevo 14/15; diciamo abbastanza per essere gelosa di Sofia Loren. Ma poi, tutti gli attori americani di quel periodo erano belli, affascinanti e bravi. Si poteva non esser gelose? No.
Chi non lo ha mai visto si starà domandando chi fosse il protagonista maschile: ma lui, Marlon Brando!
Ebbene, per chi conosce Brando di mezza età è difficile immaginarlo in ruoli romantici e in commedie brillanti. E invece, già in “Fronte del porto” del 1954, si era avvicinato al filone romantico, anche se non si può certo dire che fosse una commedia.
Il regista fu Charlie Chaplin e la critica cinematografica lo criticò per aver ceduto alla direzione di un film leggero e sostanzialmente minore, rispetto ai suoi precedenti lavori. Noncurante, si occupò anche della sceneggiatura e delle musiche.
Chaplin, esattamente come Hitchcock, si divertiva ad apparire in piccole scene, camei, e in questo film è un maggiordomo in preda al mal di mare, durante una traversata turbolenta.
La trama si svolge praticamente su un piroscafo di lusso. Per essere più precisa, più della metà della storia si svolge nella suite della nave. Un ricco diplomatico americano conosce, durante uno scalo a Hong Kong, una contessa russa. Lei è profuga per via dei fatti che riguardano la sua patria ed è intenzionata a entrare negli Stati Uniti. Ma non ha passaporto. Quando Ogden Mears (Marlo Brando) ritorna sulla nave, scopre che Natasha Alexandroff (Sofia Loren) si è introdotta di nascosto proprio nella sua suite. Da qui, parte una serie di gag con la Loren che cerca di ammorbidire Brando, e lui che tiene duro spaventato dalle conseguenze di uno scandalo, se si sapesse che nasconde una clandestina nel bilocale della nave. Considerando pure che è in procinto di divorziare.
Di stampo teatrale il gioco di porte che si aprono e chiudono, a sostegno della trama e che contribuiscono a dare una certa piacevolezza a tutta la storia. Un espediente usato spesso nelle commedie di quel periodo.
Bene, io mi fermo qui e il resto scopritelo da soli. Buona visione, ce n’è per tutti!