Che idea avete dei treni? Io altalenante, perché nei film o nei cataloghi di viaggio sono sempre belli, puliti e confortevoli, quando non di lusso; nella realtà invece, spesso sono sovraffollati, oppure poco puliti e poi non manca mai chi allunga le gambe sul sedile di fronte, mostrando i piedi nudi o le calze ma anche le scarpe, perché il mondo è vario e gli scostumati pure. Non si fa.
Parliamo di buoni comportamenti in treno.
Cominciamo col dire che è buona norma, prima di salire sul treno, attendere che scendano i passeggeri che hanno terminato il viaggio. Una volta su, se abbiamo prenotato sapremo esattamente dove andare, e se per errore il nostro posto è stato occupato da qualcun altro, cercheremo un modo garbato per fargli sapere che deve sedere altrove.
A me è capitato due volte di dover rinunciare al mio posto, ma vi assicuro che la prepotenza subìta mi ha guastato il viaggio.
Salutiamo semplicemente con “Buongiorno” se è giorno, e di seguito secondo l’orario di partenza; se capitiamo accanto al viaggiatore diciamo “socievole” abbiamo due possibilità: assecondare una conversazione senza però entrare nei dettagli; se non abbiamo voglia di fare conversazione, tiriamo fuori dalla borsa un libro. Credetemi, funziona sempre, io lo uso soprattutto al mare. A proposito di borsa, per i bagagli esiste la rastrelliera o comunque un vano apposito. Il bagaglio a mano lo terremo sulle ginocchia o sul sedile accanto se è libero o finché è libero. Sulle ginocchia anche il nostro animale di famiglia…No, non intendevo la suocera.
Viaggio lungo? E’ probabile che ci colga una certa sonnolenza e che vogliamo sonnecchiare un po’. Io, ma non so se lo troveremmo sui libri di galateo, consiglio di inforcare gli occhiali da sole, per due motivi: 1) eviteremo di oscurare il finestrino, togliendo la visuale agli altri, 2) è sicuramente più intimo. Ovviamente, composti sul nostro sedile e preghiamo di non russare.
Dopo il riposo, potrebbe venir voglia di sgranchirsi le gambe: possiamo farlo senza scambiare il corridoio del treno per la via pedonale di una città, senza guardare gli altri passeggeri e se siamo al telefono, manterremo un tono di voce normale-basso. E se ci viene fame?
Se non è previsto un vagone ristorante, organizziamoci per uno spuntino discreto. Per discreto intendo che non sia troppo odoroso, che sia facile da mangiare e che non lasci tracce, che ne so dei crackers.
Così industriamoci e godiamoci il viaggio, che è un momento bello tanto quanto la destinazione che abbiamo scelto.