Questo romanzo l’ho letto tanti anni fa, forse prima di sposarmi. Lo scelsi, in mezzo a tanti, poiché il suo titolo malinconico mi attraeva, e mi fa ancora effetto. È un romanzo incompiuto di Francis Scott Fitzgerald, incompiuto a causa della sua morte improvvisa. Benché egli avesse lasciato numerose note e appunti sui temi che voleva trattare e come trattarli, l’atto conclusivo sarà inevitabilmente frutto della fantasia del lettore o della critica.
La trama
Hollywood patinata e luccicante degli anni ’40, è lo sfondo di una storia drammatica di ascesa e declino di un produttore cinematografico. Fitzgerald, per la costruzione del protagonista e del suo antagonista, si ispirò a due importanti produttori cinematografici dell’epoca: Irvin Thalberg e Luis B. Mayer, capo della famosa MGM. Così nacquero Monroe Stahr e Pat Brady.
Monroe Stahr è appunto un produttore cinematografico, che partito dal niente ha accumulato enormi ricchezze e qualche rivalità e invidia, nel suo ambiente. È vedovo, ma trascorre volentieri del tempo con Cecilia Brady (proprio la figlia del suo rivale nel lavoro), fino a quando, un giorno, durante una scossa di terremoto, non si imbatte in una ragazza mai vista prima e che somiglia incredibilmente a sua moglie, morta 5 anni prima. Non sa chi sia e nel trambusto provocato dalla scossa, la perde ma è intenzionato a ritrovarla. E ci riesce. Si chiama Kathleen Moore. Frequentandola scopre, da subito, che la somiglianza con la moglie è solo estetica; la sua personalità è ben diversa, sicuramente più fresca e semplice, ma meno ammaliante. Nonostante questa scoperta, è fermo nel volerla nella sua vita, un po’ per rivivere il passato e un po’ perché la solitudine ha, per lui, un peso che non vuole sentire.
Mi fermo qui, ma questa non è la conclusione, la storia procede, e come sempre invito a scoprire da soli come si svilupperà, leggendo.
Il film
Nel 1976 uscì il film, diretto da Elia Kazan, regista, sceneggiatore e tanto altro, enorme. Vincitore di due Oscar alla regia e uno alla carriera. Monroe Stahr fu interpretato da Robert de Niro, Pat Brady da Robert Mitchum, ma l’intero cast è fatto di nomi altisonanti del cinema. Io non l’ho ancora visto, conosco solo la scena del nichelino; chi, invece, lo ha già visto, certamente saprà di cosa parlo.