Tag:

Ora legale

Se c’è una cosa che sono sempre riuscita a scansare, ai tempi della scuola, era l’immancabile compitino sulla Primavera. Già alle elementari lo trovavo banale. Magari non avrei saputo dire “banale” ma sicuramente la maestra Carmela avrebbe compreso tutto, guardandomi.

Perché ci sono parole che hanno dentro tutto il necessario e non richiedono nessun approfondimento. I nomi delle stagioni, per esempio. Si potrebbe obiettare che questo valga per tutte le parole, correnti o in disuso. Secondo me, no. Che poi, non ho mai saputo perché le altre stagioni non meritassero altrettanta attenzione.

Sempre durante la scuola, ma alle superiori, mi incantavo a guardare gli alberi di pesco e di mandorlo che fiorivano proprio in questo periodo, e che vedevo dal finestrino del pullman. Il tragitto da un paese all’altro, andata e ritorno, era la parte migliore dell’intera mattinata scolastica. Questo campo di mandorli e peschi, vagamente giapponese, rinforzava il mio umore e contribuiva ad abbassare il livello di noia che mi ha accompagnato per tutta l’adolescenza. Poi sì, anche altro.

Sul mio balcone, a partire da fine marzo, parecchie api si danno appuntamento e sarò sincera, un po’ le temo, ma è indubbiamente positivo che ci siano. Poi arrivano anche i gechi, ma questa è un’altra storia. Ho la fortuna di godere di un gran bel giardino. E’ condominiale, ma c’è spazio per tutti e durante la scorsa quarantena, come in questa, è stato un bene prezioso.

Un’altra cosa che migliora molto il mio umore è l’ora legale. Quella luce in più che governa le giornate fino all’autunno, simula un tempo maggiorato che è solo una idea, però è sufficiente a credere di poter fare più cose, perché la giornata sembra non finire mai. Tra l’altro, scatta proprio stanotte.

A voi piace?

0 commento
1 FacebookTwitterPinterestLinkedinTumblrRedditStumbleuponWhatsappTelegramLINEEmail