Stavo per intitolare questo articolo “Relax e stress”; poi ho pensato che queste due parole sono entrate nella nostra lingua (e soprattutto nel nostro parlato) un po’ troppo, e che sostituendole con dei sinonimi avrei potuto dare un senso meno prevedibile. Per prima cosa, mi sono chiesta cosa sia per me il relax.
E mi sono persa.
Non è che non lo sappia, al contrario, è proprio che per me vuol dire tante cose. Intanto tutto ciò che per me è bello, più che elettrizzarmi mi rilassa. Sì, poi succede anche che mi carichi, ma di acchito mi rilassa.
Una bella giornata di sole, la prima colazione da sola o con le mie figlie, il caffè o un dolce al caffè, il mare, un piatto di pasta, una lettura intrigante, un’amaca, una mostra di pittura, un vestito bianco, un oggetto antico e poi guidare.
Guidare mi rilassa molto, e come ho già scritto qualche articolo fa, l’ho capito già con un go-kart a pedali che mi fu regalato da bambina. Da diversi anni, però, ho scoperto il piacere di passeggiare o camminare a passo alto e cerco di farlo quotidianamente. Quasi ogni domenica lo faccio con Annalisa e concludiamo con una colazione al bar.
Viaggiare in pullman, comprare cose, stirare, guardare un film mentre stiro, ascoltare musica. Stare al telefono, rimanere a letto un po’, solo un po’ al mattino quando la luce entra dai buchi della tapparella. Dormire al buio completo non mi piace: così, faccio in modo che di notte si intravedano le luci dei lampioni in giardino; al mattino la luce del giorno. Mentre scrivo, proprio adesso, guardare la pioggia fuori. I soldi. Sì, i soldi. E poi le promesse. Promettere è impegnativo ma anche rilassante, perché dietro una promessa c’è convinzione, determinazione e senso del dovere. E non mi rilassa solo fare promesse, mi rilassa anche riceverle.
Cosa mi crea tensione? La mancanza di precisione, le cose fatte o dette a caso, la bugia elevata a sistema, il disordine, dover cedere le armi, mangiare male, la maleducazione, rimanere senza soldi, le promesse non mantenute. E poi il mio romano quando mi fa arrabbiare.
Fine