Quando un alchimista e un fisico si mettono insieme, nasce una fabbrica di porcellane, e nasce a Meissen. Sto parlando di Johann Friedrich Bottger e di Ehrenfried Walter von Tschirnhaus. In realtà, la fabbrica nacque nel 1710, due anni dopo la scoperta fatta dai due sopra, grazie a Augusto II, Forte di Sassonia.
Ciò che i due ottennero da principio fu una pasta molto dura che chiamarono “terra rossa di Bottger”. Il perfezionamento arrivò quando a questa pasta fu aggiunto il caolino (roccia sedimenaria): il risultato fu una porcellana luminosa, resistente e di colore bianco.
Qualche notizia
Dietro l’impegno di Augusto II, di finanziare lo studio e la produzione di questa porcellana, c’era l’obiettivo di ottenere un prodotto come solo in Cina era stato possibile realizzare sino a quel momento. Si sa, che dalla Cina partivano dei veri capolavori realizzati in porcellana e dipinti a mano. Erano prevalentemente articoli per abbellire le case degli aristocratici o comunque di chi poteva permettersi di sopportare enormi spese per il loro trasporto. Augusto II era un collezionista di questi prodotti provenienti dalla Cina, e infatti le prime produzioni tedesche riprendevano i modelli e i decori cinesi. Verso la metà del ‘700, il celebre modellatore Johann Gottlieb Kirchner si orientò verso decorazioni e soggetti occidentali, dando un’altra direzione ai prodotti, anche di stampo scherzoso, si pensi ai personaggi della Commedia dell’Arte.
Interessante per me, e non lo sapevo, ho scoperto da poco che in questa fabbrica si cercò in tutti i modi di mantenere segreti “ricetta e ingredienti”, ma senza successo. Altre fabbriche, in Europa ottennero le informazioni giuste per realizzare una porcellana con le stesse caratteristiche di quella di Meissen. Fu per proteggere l’originalità del prodotto che nacque il marchio inconfondibile delle spade incrociate, che era poi lo stesso del Principato di Sassonia.
Poi le difficoltà
Vero la metà del ‘700, la Manifattura di Meissen subì una frenata dovuta a due motivi: la Guerra dei 7 Anni e la nascita di un’altra importante manifattura in Francia, e precisamente a Sèvres. La concorrenza era forte poiché le due fabbriche erano di alto livello ed entrambi i sovrani avevano a cuore il successo delle proprie.
Fortunatamente, dopo questo periodo la fabbrica ricominciò a realizzare grandi servizi da tavola come pure oggetti singoli, riconquistando la clientela più raffinata. E questo è rimasto intatto sino a oggi.
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