In passato, rispetto ai gioielli in oro, ho avuto un interesse medio, una cosa di mezzo. Ecco, le perle, sì; l’acquamarina, sì; insomma poche cose scelte. Per intenderci, diciamo che non mi avrebbero chiamato a cantare, insieme a Marylin Monroe e Jane Russell, in “Gli uomini preferiscono le bionde”.
Questo interesse distaccato è andato avanti per un po’, fino a quando non ho scoperto che c’era, ancora in circolazione, un discreto numero di gioielli d’epoca, che mi hanno colpito molto di più di quelli contemporanei, lo confesso. Grazie al mio lavoro nell’antiquariato, ho potuto ammirare e maneggiare queste bellezze per diversi anni. Intanto il disegno originale ed elegante, complesso o semplice ma mai banale; le pietre, certo le pietre sono sempre le stesse in ogni tempo, ma sulle montature d’epoca hanno un’altra luce, un altro protagonismo. I cammei antichi, per esempio, che a me piacciono moltissimo, sono delle vere e proprie piccole sculture.
Gli astucci per gioielli che conosciamo noi sono in cartone, plastica, a volte rivestita di velluto o panno; quelli antichi erano, essi stessi, dei piccoli capolavori, sia in Occidente che in Oriente, in cristallo, porcellana, con intarsi di madreperla, lacche e a volte, pietre incastonate. Insomma gioielli che custodivano gioielli.
I gioielli Liberty e dopo la I Guerra Mondiale, i gioielli Déco, hanno rappresentato perfettamente le correnti intellettuali, le influenze artistiche e gli eventi storici. Comunque, il XX secolo, almeno fino agli anni ’60 ha saputo distinguersi nel disegno e nella creazione. Poi, è mia opinione che le cose siano un po’ cambiate. Questo è dipeso anche dalla produzione parallela di bigiotteria di alto livello che, a volte, ha presentato ottimi prodotti accostando pietre dure a metalli alternativi ai classici oro, argento e platino.
Nel tempo ho imparato ad apprezzare anche le produzioni recenti,e mi sposto dal gioiello antico, a quello contemporaneo, alla bigiotteria, con nonchalance tutta femminile, perché non voglio rinunciare al piacere di completare un outfit con accessori preziosi o semplicemente belli, ma senza esagerare. Purché ci siano.