L’armadio è l’unico mobile-contenitore che possa contenere scheletri, oltre all’abbigliamento. E in principio conteneva armi. Da qui il suo nome che in origine era il latino: armarium, cioè ripostiglio per le armi. Successivamente divenne un contenitori di arnesi da lavoro, e solo in ultimo di abbigliamento.
È a partire dal Medioevo che si costruiscono armadi così come li intendiamo oggi, ma già al tempo dei Romani, esistevano “armadi a muro”, tra l’altro visibili agli scavi di Pompei.
Si trattava soprattutto di un vano scavato nel muro e chiuso con due pannelli di legno massiccio, le ante. I primi armadi, intesi come mobili, erano prevalentemente presenti nelle sacrestie, erano imponenti e contenevano essenzialmente arredi sacri; poi c’erano armadi molto più piccoli per l’Eucaristia. Per gli armadi nelle abitazioni si dovrà andare avanti nei gli anni e nel 1500 si produssero modelli che riprendevano le facciate dei palazzi, quindi con una struttura architettonica complessa, fatta di colonne, cornicioni e lesene. In scala ridotta, certamente, ma di notevole affetto.
E sempre in questo periodo iniziò il declino dei cassoni, nell’uso di riporre gli indumenti.
Con il Barocco, non mutò di molto l’idea di imponenza che questo mobile aveva sempre espresso ma le linee si fecero più aggraziate, specie nella cimasa, cioè il cappello, il tetto insomma. In Francia, sotto il regno di Luigi XIV, si diffusero gli armadi esteticamente ricchi di intarsi e applicazioni in bronzo. Così pure nel ‘700, anche se, per esempio, i modelli italiani avevano perso la forma rettangolare, in favore di quella bombata.
Durante l’800 ritornarono in voga gli armadi a muro e più in generale, ebbero successo i rifacimenti del Medioevo e del Rinascimento, e verso la fine comparvero i primi armadi con lo specchio sull’anta. Durante il XX secolo, si consolidò la presenza dello specchio ma si fecero più sobrie le linee e le decorazioni.
Personalmente, ho sempre apprezzato gli armadi Déco, così come gli armadi ottocenteschi, specie quelli in noce. E voi? Ditemi la vostra.