Le relazioni a responsabilità limitata, sono quelle relazioni in cui le persone coinvolte rispondono solo nei limiti e obblighi stabiliti dai contesti.
A scuola, tra docenti e discenti, c’è un rapporto che nella stragrande maggioranza dei casi nasce e si consuma nel periodo scolastico. È fatto di buona educazione, rispetto per i ruoli, piacere o meno per la materia, verifiche scritte e interrogazioni, successi o delusioni. Fra studenti simpatie, antipatie, cotte passeggere, amori duraturi oppure insignificante convivenza di classe che, anche in questo caso, si tramuta in perdita completa dei contatti a scuola finita.
Sul lavoro non cambia molto. In alcuni ambienti lavorativi, la comunicazione e la partecipazione fra colleghi, sono veramente circoscritte alle ore di lavoro, e poi il silenzio.
Poi ci sono le relazioni amorose a responsabilità limitata. Sono relazioni fra due persone che stabiliscono dei confini entro i quali muoversi e da non superare. Sono governate da sentimenti tiepidi e tanto amore per se stessi e per la propria libertà. Perché, è vero che ad alcune persone il coinvolgimento spaventa e quasi toglie il respiro. Di conseguenza, si rimane in superficie e si procede fino alla noia, solitamente reciproca.
Per finire, le storie a responsabilità limitata con tre o a quattro personaggi.
Nella prima versione, solitamente uno dei tre è all’oscuro che la coppia è diventata un trio. Nel frattempo gli altri due vivono una storia di passione o di amore o di entrambi gli aspetti e per mesi, tutto sembra quasi facile o almeno possibile.
Poi arrivano le feste comandate e uno dei due deve accontentarsi di una telefonata o di messaggi, magari tanti ma solo quelli. Poi arriva l’estate e quello o quella dei due che ha ancora la fede al dito, deve fare un programma ferie che, dopo aver studiato tempi e modi, preveda sia una vacanza con il coniuge che una vacanza con l’amante. E si va avanti così fino a quando l’amante, esaurita la pazienza, chiede di più (che poi sarebbe banalmente una relazione alla luce del sole); potrebbe ottenere quello che chiede, ma il punto è che purtroppo lo deve chiedere, perché altrimenti non lo avrebbe presumibilmente mai.
E poi c’è la situazione più mesta di tutte. Marito e moglie che non si amano più, forse non si sono mai amati ed entrambi hanno vite parallele con storie d’amore importanti, stabili e solide in cui credono veramente, ma più importante di tutto c’è la necessità di salvare le apparenze con genitori, figli e colleghi (nel caso lavorino nello stesso posto), salvare le convenzioni sociali, il conto in banca, le vacanze nelle seconde e terze case oppure all’estero, fingendo di essere una coppia da manuale e lasciando parcheggiati i loro rispettivi compagni, che intanto stanno buoni ad aspettare svolte decisive, ove mai ci saranno. Ogni tanto queste relazioni segrete si interrompono per “lavori in corso”, ma questi lavori sono come la Salerno-Reggio Calabria: interminabili. E a questo punto gli amanti si arrabbiano molto e girano i tacchi.
Lo sapevate?