Ricordate Ernesto Calindri, seduto a un tavolino al centro strada, mentre beveva un amaro al carciofo (e altre 13 erbe)?
All’epoca ero piccola, ma mi faceva letteralmente impazzire l’aria imperturbabile di questo signore che, completamente concentrato a bere il suo Cynar, non si curava di tutto il resto.
Voi cosa fate contro il logorio della vita moderna?
Io, per dirne qualcuna, leggo. Da quando ho imparato a leggere, l’ho sempre trovato un ottimo salvavita. Durante l’adolescenza poi, leggere mi ha letteralmente salvato e non dal logorio, ma dalla noia.
Quando posso guardo il mare. Da casa mia, il mare non si vede; da casa mia vedo le colline e la superstrada e quando è buio le luci delle auto che sembrano formiche in fila. Perciò, al mare devo proprio andarci ma va bene così.
Guardo un film. Se straniero, in lingua originale con i sottotitoli, sennò doppiato. Se scelgo un film italiano, so che mi piacerà, o almeno è quello che succede la maggior parte delle volte.
La musica la ascolto poco, anche se mi piace. Non tutti i generi, però. Mi piace ascoltarla soprattutto in auto, mentre guido.
Eh già, stavo dimenticando la guida. Dell’auto, s’intende. Quando guido sono molto a mio agio e questo era chiaro già da piccolina, quando guidavo il mio go-kart rosso oppure al luna park, nel settore delle auto da scontro. Ma se leggete i miei articoli, questa passione per la guida la conoscete già, giusto?
2 commenti
Quanto ci somigliano! Neanche io ascoltavo musica, la suonavo. Ho letto molto, ho osservato imbambolata. Mi piaceva ascoltare alla radio le commedie. La voce di Nando Gazzolo mi ipotizzava. Papà tuo, gli somigliava.
Ah ecco! Alla somiglianza tra papà e Nando Gazzolo, non avevo mai pensato.