Alberobello è un comune della provincia di Bari ed è Capitale dei Trulli.
I trulli rientrano nella cosiddetta “architettura spontanea”. Questa espressione indica l’edilizia più antica, costruita dall’uomo comune, senza l’intervento di un progettista.
I trulli sono realizzati con pietra a secco e hanno una forma conica; sono concentrati nella Valle d’Itria di cui Alberobello fa parte, insieme a Cisternino, Locorotondo e Martina Franca.
La fondazione di Alberobello risale al 1500, quando Andrea Matteo III Acquaviva d’Aragona, conte di Conversano donò delle terre da coltivare e abitare, a condizione di ricevere una decima della produzione agricola. Nel 1797, da feudo degli Acquaviva d’Aragona, diventò città regia sotto i Borboni.
Fra le cose da vedere ci sono la Chiesa Matrice dedicata ai SS. Cosma e Damiano e la Parrocchia di S. Antonio da Padova, entrambe relativamente giovani.
I trulli sono ciò che caratterizza Alberobello e ciò che l’ha resa famosa nel mondo. Il “Trullo Sovrano”, è uno dei più grandi, costruito nella seconda metà del XVIII secolo, e oggi è una casa museo; i “Trulli Siamesi” sorgono nel Rione Monti e su di essi si racconta una leggenda di amore e gelosia.
Complessivamente, i trulli presenti nel Rione Monti sono più di mille distribuiti fra le stradine che convergono tutte sulla parte più alta del colle. Un’altra costruzione importante è “Casa Pezzolla”, un edificio che comprende 15 trulli, anch’esso museo. “Casa Pezzolla” è attigua all’Aia Piccola, rione che ospita 400 trulli, prevalentemente abitazioni private.
Bene, credo di aver detto quasi tutto, il resto scopritelo da soli. Un po’ di personale scoperta dei luoghi è sempre divertente. Buon viaggio!